L’Origine del Pane Carasau: Il Pane Carasau è oggi il prodotto per eccellenza in Sardegna e condivide la sua celebrità con il formaggio pecorino e con il Filu e’ ferru, la famosa acquavite sarda.
Tuttavia, sono in pochi a conoscere l’origine del Pane Carasau, la storia e la tradizione culturale di questo pane, che oggi viene esportato in tutto il mondo e che solo in alcune zone della Barbagia viene prodotto ancora con le stesse metodologie di un tempo.
Origini
Il pane Carasau ha origini antichissime, forse ancora più antiche di quanto si credeva: alcuni reperti ritrovati dagli archeologi suggeriscono che la produzione di questo pane fosse già un’usanza già prima dell’anno 1000 a.C., ovvero nella cosiddetta età del Bronzo.
Conosciuto anche come “carta musica” per via della sua forma sottile e della sua croccantezza, il pane sardo era nutrimento per i pastori, che avevano bisogno di un alimento che si conservasse nel tempo senza perdere le proprietà nutrizionali.
Occorreva una grande energia per preparare questo tipo speciale di pane, e per questo in genere vi erano almeno tre donne che lo lavoravano. In seguito alla nascita del Pane Carasau vennero sperimentate le prime varianti:
Il pane Guttiau, un condimento con olio e sale;
Il pane Frattau, un piatto completo, a base di pane carasau che veniva bagnato nel brodo di pecora o nell’acqua bollente, per poi essere condito con sugo di pomodoro e pecorino. Più avanti negli anni venne aggiunto alla ricetta originaria anche l’uovo in camicia. Questo pasto fungeva da sostentamento per i pastori, che così recuperavano le energie dopo una lunga giornata di cammino e di lavoro, e dopo settimane che non rientravano a casa.
Un altro utilizzo che ha reso il pane funzionale alla vita del pastore è quello di piatto: il pane Carasau per via della sua forma circolare fungeva da vero e proprio contenitore per il cibo e veniva consumato alla fine del pasto, una volta che tutto quello che conteneva era stato terminato.
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